BOCS/Altakamul TerraTerra/TradizionalMENTE 2013
(→Elementi di sostenibilità e di continuità della proposta nel tempo (max 30 righe)) |
(→Sintesi del progetto (max 20 righe)) |
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:Descrivere sinteticamente la proposta progettuale, gli obiettivi, le attività previste, gli effetti attesi nonché i mezzi finanziari e materiali necessari per raggiungere gli obiettivi | :Descrivere sinteticamente la proposta progettuale, gli obiettivi, le attività previste, gli effetti attesi nonché i mezzi finanziari e materiali necessari per raggiungere gli obiettivi | ||
− | Il progetto "Altakamul nella Rotta dei Baobab" nasce da un esperimento tuttora in corso in un territorio (San Nicola l'Arena-Trabia) in contiguità economica, storica e funzionale con Palermo. La parola araba "Altakamul" in italiano riconducibile al sostantivo "integrazione", è e vuol continuare ad essere il nostro principio guida, nell'obbiettivo di ristabilire un legame con la terra e il territorio, in dialogo con altre culture. Sulla base dell'esperienza già accumulata si vuol continuare a percorrere il percorso già intrapreso e continuare a lavorare in sinergia con la comunità sudanese di Palermo e con la brasiliana Rete Mocambos.In tale direzione gli obiettivi che si sono prefissati sono vari e si compenetrano vicendevolmente. In una prima fase si continuerà a risanare il terreno per renderlo idoneo alla coltivazione liberandolo dalle erbe infestanti ed effettuando la spietratura. Con un orto a pieno regime si cercherà la proiezione verso l'esterno e verso le scuole. Non solo libri e quaderni, ma anche semi e zappa per sporcarsi le mani con la terra. Daremo gli strumenti a piccoli studenti per trasformare un piccolo pezzetto di terra in un orto. Qui i bambini possono imparare la coltura di ortaggi veri, piantare i semi e vederli gradualmente trasformarsi in piante imparando ad osservare la natura, i suoi ritmi lenti e perfetti, il ciclo delle stagioni ed a raccogliere i frutti di questo lavoro.I baby ortolani possono cimentarsi in un’attività manuale che li stimola a sperimentare e sviluppare nuove abilità e attitudini, scoprire il mondo delle piante, fare esperienze concrete e rilassanti sul campo, lavorare in gruppo, coinvolgendo anche i ragazzi diversamente abili. Vogliamo condurre studi sperimentali, | + | Il progetto "Altakamul nella Rotta dei Baobab" nasce da un esperimento tuttora in corso in un territorio (San Nicola l'Arena-Trabia) in contiguità economica, storica e funzionale con Palermo. La parola araba "Altakamul" in italiano riconducibile al sostantivo "integrazione", è e vuol continuare ad essere il nostro principio guida, nell'obbiettivo di ristabilire un legame con la terra e il territorio, in dialogo con altre culture. Sulla base dell'esperienza già accumulata si vuol continuare a percorrere il percorso già intrapreso e continuare a lavorare in sinergia con la comunità sudanese di Palermo e con la brasiliana Rete Mocambos.In tale direzione gli obiettivi che si sono prefissati sono vari e si compenetrano vicendevolmente. In una prima fase si continuerà a risanare il terreno per renderlo idoneo alla coltivazione liberandolo dalle erbe infestanti ed effettuando la spietratura. Con un orto a pieno regime si cercherà la proiezione verso l'esterno e verso le scuole. Non solo libri e quaderni, ma anche semi e zappa per sporcarsi le mani con la terra. Daremo gli strumenti a piccoli studenti per trasformare un piccolo pezzetto di terra in un orto. Qui i bambini possono imparare la coltura di ortaggi veri, piantare i semi e vederli gradualmente trasformarsi in piante imparando ad osservare la natura, i suoi ritmi lenti e perfetti, il ciclo delle stagioni ed a raccogliere i frutti di questo lavoro.I baby ortolani possono cimentarsi in un’attività manuale che li stimola a sperimentare e sviluppare nuove abilità e attitudini, scoprire il mondo delle piante, fare esperienze concrete e rilassanti sul campo, lavorare in gruppo, coinvolgendo anche i ragazzi diversamente abili. Vogliamo condurre studi sperimentali, valutando la possibilità di introdurre nuove colture esogene monitorando costantemente la compatibilità con il nostro ecosistema. L'attività didattica e sperimentale si affiancheranno sempre all'attività primaria di produzione di ortofrutta, attività che già oggi funziona e che s'ipira alla circoscrizione dei passaggi produttivi ed al contatto diretto con il consumatore proprio della filiera corta. In ultimo si cercherà di creare una sorta di "arca dei semi" delle nostre contrade, un database per salvaguardare l'agrobiodiversità e per moltiplicarli. |
== Ambito territoriale del progetto == | == Ambito territoriale del progetto == |
Edição das 11h31min de 5 de setembro de 2013
Link: http://www.giovaninsicilia.it/bandi/bandi-creazioni-giovani
Allegato 4 Avviso pubblico per la presentazione di progetti attuativi degli interventi 1, 2, e 3 delle Schede Intervento “Giovani protagonisti di sé e del territorio (CreAZIONI giovani)” della Regione Siciliana.
Formulario
Titolo del progetto
Altakamul nella Rotta dei Baobab
Soggetto proponente (max 20 righe)
- Denominazione e breve descrizione. In caso di gruppo informale elencare tutti i componenti del gruppo
Altakamul Terra Terra (Gruppo informale):
- Elio Tozzi
- Musa Jedo
- Tahib
- Giacoma?
Tipologia soggetto proponente
- Associazione
- Consulta giovanile
- Gruppo informale X
Linea di intervento
- Giovani talenti
- TradizionalMENTE X
- Giovani e legalità
Sintesi del progetto (max 20 righe)
- Descrivere sinteticamente la proposta progettuale, gli obiettivi, le attività previste, gli effetti attesi nonché i mezzi finanziari e materiali necessari per raggiungere gli obiettivi
Il progetto "Altakamul nella Rotta dei Baobab" nasce da un esperimento tuttora in corso in un territorio (San Nicola l'Arena-Trabia) in contiguità economica, storica e funzionale con Palermo. La parola araba "Altakamul" in italiano riconducibile al sostantivo "integrazione", è e vuol continuare ad essere il nostro principio guida, nell'obbiettivo di ristabilire un legame con la terra e il territorio, in dialogo con altre culture. Sulla base dell'esperienza già accumulata si vuol continuare a percorrere il percorso già intrapreso e continuare a lavorare in sinergia con la comunità sudanese di Palermo e con la brasiliana Rete Mocambos.In tale direzione gli obiettivi che si sono prefissati sono vari e si compenetrano vicendevolmente. In una prima fase si continuerà a risanare il terreno per renderlo idoneo alla coltivazione liberandolo dalle erbe infestanti ed effettuando la spietratura. Con un orto a pieno regime si cercherà la proiezione verso l'esterno e verso le scuole. Non solo libri e quaderni, ma anche semi e zappa per sporcarsi le mani con la terra. Daremo gli strumenti a piccoli studenti per trasformare un piccolo pezzetto di terra in un orto. Qui i bambini possono imparare la coltura di ortaggi veri, piantare i semi e vederli gradualmente trasformarsi in piante imparando ad osservare la natura, i suoi ritmi lenti e perfetti, il ciclo delle stagioni ed a raccogliere i frutti di questo lavoro.I baby ortolani possono cimentarsi in un’attività manuale che li stimola a sperimentare e sviluppare nuove abilità e attitudini, scoprire il mondo delle piante, fare esperienze concrete e rilassanti sul campo, lavorare in gruppo, coinvolgendo anche i ragazzi diversamente abili. Vogliamo condurre studi sperimentali, valutando la possibilità di introdurre nuove colture esogene monitorando costantemente la compatibilità con il nostro ecosistema. L'attività didattica e sperimentale si affiancheranno sempre all'attività primaria di produzione di ortofrutta, attività che già oggi funziona e che s'ipira alla circoscrizione dei passaggi produttivi ed al contatto diretto con il consumatore proprio della filiera corta. In ultimo si cercherà di creare una sorta di "arca dei semi" delle nostre contrade, un database per salvaguardare l'agrobiodiversità e per moltiplicarli.
Ambito territoriale del progetto
- Comunale (specificare) _______________________
- Provinciale (specificare) _______________________
- Regionale
Descrizione del contesto territoriale e delle eventuali problematiche (max 30 righe)
- Descrivere come il progetto si colloca all'interno della realtà territoriale, l'analisi dei bisogni e delle tendenze in atto ecc.
La terra che Altakamul ha recuperato e messo a cultura si configura como il punto di convergenza di varie realtà storicamente in costante "diaspora". Nella terra sono confluiti vari sistemi cognitivi: le conoscenze della comunità sudanese "in diaspora", una comunità che tradizionalmente ed ancestralmente ruota intorno alla terra ed ai suoi cicli; le conoscenze dei siciliani "espatriati" che rientrano nella loro terra con spirito di rinnovamento e con nuovi punti di vista, che spaziano dal ambito antropologico, giuridico, ma soprattutto informatico ed agronomico; l'esperienza delle Rete Mocambos che già da una decade si focalizza nel recupero della terra come territorio culturale. La Rete Mocambos coinvolge più di duecento comunità quilombola, indigene, tradizionali e di periferia in collaborazione con progetti e enti pubblici e privati. In oltre oltre dieci anni di esperienza ha unito l'uso delle nuove tecnologie, ai saperi e pratiche tradizionali, con risultati nazionalmente e internazionalmente riconosciuti.
L'idea della diaspora, la ricerca di nuovi modelli sostenibili,la centralità data alla terra e l'appropriazione tecnologica accomunano le comunità siciliane, sudanesi e brasiliane. Preme inoltre sottolineare che la gente coinvolta nel progetto ha mantenuto legami intercontinentali vivi ed efettivi attraverso lo scambio di esperienze e l'uso delle nuove tecnologie della comunicazione digitale.
La nostra attività oltre ad avere risvolti immediatamene materiali legati al recupero e bonifica del terreno da detriti di natura inorganica e da erbe infestanti, si configura come un tassello, una cellula viva, una base in costante dialogo con le altre realtà territoriali. Il progetto ha operato valutando costantemente le sue attività in termini di sostenibilità ambientale, esemplare a questo proposito é stata l'introduzione di un impiato a goccia che ha permesso una maggiore efficenza idrica. Gli scenari venturi, la risoluzione dei problemi e le relative soluzioni terranno conto anche in futuro di questo critero guida. Abbiamo notato che quest’ultimo aspetto sta acquistando una sempre maggiore importanza negli ultimi anni, abbiamo osservato che la gente, nel caso specifico la popolazione residente del piccolo borgo marinaro di San Nicola L'Arena, osserva con interesse la nostra attività che porterebbe, in caso di maggiore successo,maggiori vantaggi in termini di popolarità, introiti economici e attività turistiche.
La socializzazione primaria é senza dubbio il canale attraverso il quale l'esperianza é stata interiorizzata dai membri che hanno preso parte al progetto. Il progetto per sua natura sta già andando incontro ad altri tipi di socializzazione, si sta muovendo verso agenzie sociali differenti (scuola, piccole strutture di ricezione turistica, artigianato). Le persone coinvolte nel progetto stanno accumulando e specializzando le loro competenze, l' integrazione in atto attiene più profondamente al loro vissuto individuale, si tratta di una fusione spontanea di volontà e non di una mera adesione generalizzata e meccanica a norme di carattere impersonale. Questo processo non é del tutto scontato, ma le persone conivolte sono state capaci di superare agevolemte ed ineditamente le circostanze che comunemente sono responsabili del verificarsi di situazioni problematiche tra persone di culture differenti. Il faro guida è lo scambio di vedute aperto e rispettoso fondato sulla comprensione reciproca fra individui che hanno origini e patrimoni linguistici, culturali, etnici e religiosi molto differenti.
Obiettivi progettuali (max 20 righe)
- Descrizione dell’obiettivo generale e di quelli specifici del progetto
Obiettivo generale:
- Recupero del legame tradizionale con la terra sia in senso produttivo sia come terreno fertile per il consolidamento dell'inte(g)razione fra la comunità locale e sudanese.
Obiettivi specifici:
- Missione Bonifica cioè l' insieme delle opere da eseguire per rendere produttive le terre infruttifere e insalubri, nel caso specifico si tratta di numerosi terreni di piccole dimensioni semiabbandonati ma potenzialmente produttivi.
- Orto in condotta, promozione e consulenza per la creazione di orti presso le scuole, per fare lezione all'aperto e unire attività pratiche allo sviluppo della creatività e della condivisione del sapere contadino, anche tramite raccolta e catalogazione di materiale bibliografico.
- "Contadini pionieri" volto alla possibile introduzione di nuove colture esogene compatibili con il nostro ecosistema.
- Filiera corta volta a ridurre tutti gli intermediari commerciali e a stabilire un canale diretto tra chi produce e chi consuma.
- Custodi Semi, volto alla salvaguardia, scambio e condivisione di semi di varietà locali e tradizionali.
Beneficiari (max 20 righe)
- Identificazione dei beneficiari diretti e indiretti del progetto (tipologia, bisogni, numero previsto, criteri di selezione, partecipazione nella preparazione della proposta, età)
Tipologia | Bisogni | Numero previsto | Criteri di selezione | Partecipazione nella preparazione della proposta | Età |
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Giovani della provincia di palermo | Ricerca di nuovi modelli economici sociali e culturali sostenibili, conoscenza e rispetto della diversità per una reale integrazione,, Alimentazione sana e di qualità, Ricollegamento con il territorio e la terra. | 2000 | Giovani afferenti alla rete di associazioni e partner | Fin dalla fase iniziale. | 18 - 36 anni |
Comuità Sudanese e dei migranti del Palermitano | Ricerca di nuovi modelli economici sociali e culturali sostenibili, conoscenza e rispetto della diversità per una reale integrazione, Alimentazione sana e di qualità, Ricollegamento con il territorio e la terra. | 500 | Migranti afferenti alla rete di associazioni e partner | Fin dalla fase iniziale. | 18 - 36 anni |
Coltivatori e ex-coltivatori locali | Preservazione e diffusione dei saperi e delle tradizioni, Rispetto della diversità per una reale integrazione, Alimentazione sana e di qualità. | 20 | Coltivatori legati al territorio locale | - | 50 - 80 Anni |
Bambini??? | Exemplo | Exemplo | Exemplo | Exemplo | Exemplo |
Internauti | Ricerca di nuovi modelli economici sociali e culturali sostenibili. | 10000 | Per affinità | - | - |
Adempimenti necessari per l'avvio delle attività progettuali (max 10 righe)
- Disponibilità degli immobili o dei luoghi dove svolgere l'attività, il possesso di autorizzazioni, ecc.
Il progetto conta con la disponibilità di un terreno agricolo urbano in località San Nicola/Trabia, con disponibilità di acqua per uso irriguo (garantita da un contratto con il Consorzio di Bonifica 2 Palermo ), locali adiacenti di supporto e prossimità alla stazione ferroviaria. Il terreno, di fatto già disponibile, verrà concesso formalmente in comodato d'uso all'associazione che verrà costituita dal gruppo informale proponente.
Con l'appoggio dei partner saranno inoltre disponibili due barche e un giardino comunale per iniziative enogastronomiche e culturali legate al progetto e ai prodotti provenienti dalla coltivazione della terra.
Partenariato (max 10 righe)
- Indicare le collaborazioni con altri enti eventualmente previste dal progetto
- Casa de Cultura Tainã / Rete Mocambos: scambio di saperi, pratiche e tecnologie.
- Associazione La Picara Bianca:
Sono previste collaborazioni con enti pubblici/privati?
- Sì
- No
Se sì specificare:
Innovatività del progetto (max 20 righe)
- Indicare l'innovatività del progetto rispetto agli standard attuali, all'area di riferimento e ai soggetti destinatari dell'intervento
L'elemento innovativo principale è dato dalla valorizzazione, uso e apprimoramento di saperi, pratiche e tecnologie esistenti provenienti dalle diverse matrici culturali coinvolte. L'innovazione parte quindi dal recupero di modelli reali sperimentati e applicati che fungono da ingredienti di qualità nella creazione di nuove "ricette". Le esperienze sudanesi e brasiliane, con le loro culture tradizionali, si confermano ancora oggi tra le più rispettose dell'ambiente e sono quindi base per nuovi modelli eco-sostenibili. A queste si sommano le competenze dei siciliani coinvolti che includono l'area delle Scienze Agrarie, Politiche e Informatiche. L'uso delle nuove tecnologie di comunicazione, descritte in seguito, consentono oggi uno scambio concreto e vivo dei saperi.
Contemporaneità del progetto (max 20 righe)
- Indicare l’utilizzo sperimentale delle tecnologie informatiche, di moderni strumenti di linguaggio, diffusione e comunicazione
Il progetto conta, grazie alla collaborazione con la Rete Mocambos, con una piattaforma di servizi e strumenti digitali con esperienza di oltre 10 anni. La piattaforma comprende:
- Wiki (acs.taina.net.br): software libero MediaWiki, sviluppato e usato dal progetto Wikipedia, per la produzione di conoscenza in maniera collaborativa. Il sistema si torna essenziale per la gestione collaborativa che va dalla fase progettuale (questo progetto è stato stilato sul wiki), alla fase di documentazione e valutazione.
- Portale (www.mocambos.net): software libero Django, potente strumento per la creazioni di siti e applicazioni web.
- Mappa (mapa.mocambos.net, per accedere utente e password: "livre"): software libero africano Ushahidi, che permette la georeferenziazione delle azioni e risorse disponibili per una più cosciente e efficiente gestione territoriale.
- Galleria (galeria.mocambos.net): software libero Gallery2, per la gestione di galleria di foto digitali.
- Mumble: software libero per teleconferenze.
- Baobáxia: software libero sviluppato dalla Rete Mocambos, che permette la creazione di una biblioteca multimediale decentralizzata con supporto offline. Consente la diffusione e memorizzazione di contenuti digitali anche dove non è disponibile un collegamento a internet.
Contributo allo sviluppo del territorio (max 20 righe)
- Specificare in che modo il progetto è in grado di contribuire allo sviluppo sociale, economico e territoriale dell'area di riferimento nella quale interviene
In primo luogo lo sviluppo sostenibile a cui s'ispira il progetto è incompatibile con il degrado territoriale. Il terreno messo a coltura é un argine all'insieme dei processi morfologici che hanno un'azione fortemente distruttiva in termini di degradazione del suolo. Le superfici coltivate offrono risposte ai pericolosi processi di erosione superficiale e sottosuperficiale fino agli eventi più catastrofici quali frane, alluvioni ed incendi, processi ed eventi di cui soffre il nostro territorio.
La produzione di prodotti ortofrutticoli ecologici in un terreno semi-urbano privato sottratto all'incolto è un cambiamento qualitativo funzionale all'effettivo sviluppo sociale ed economico del territorio poiché improvvisamente una superfice di terra inutilizzata e destinata a rimanere tale entra in produzione. La terra sta vivendo una fase vitale, in cui si ha espansione di nuove attività ed in cui interviene inoltre il progresso tecnologico. Trattasi di un modello particolare di approccio all'economia dello sviluppo, un modello che potremmo definire endogeno. Secondo questa impostazione, la crescita non dipende solo dal capitale fisico ma anche dalla disponibilità di capitale umano e di capitale sociale. Un ampio spazio viene quindi dato a variabili che generano esternalità come la conoscenza. Il progetto pretende di transformarsi in qualcosa di clonabile, riproducibile da parte di chi venutone a conoscenza vuole intrapendere lo stesso cammino.Lo scopo é quello di condividere, scambiare, immagazzinare e ottimizzare le informazioni in modo collaborativo e colmare il divario esistente nell' accesso reale alle tecnologie.
Attività ed azioni del progetto (max 40 righe)
- Descrizione delle fasi del progetto e delle attività che s’intendono realizzare
- Incontro-Settimana / Pajelança
- Organizzazione calendario
- Workshop su strumenti digitali (linux basico, wiki, audio-visuale)
- Workshop ricette stagionali locali
- Roda de conversa con coltivatori tradizionali locali
- Gestione orto
- Preparazione culture
- Manutenzione
- Raccolta
- Mercato locale
- Gestione GAS
- Allestimento
- Conserve
- Recupero terreni
- Consulenza e manodopera
- Coogestione
- Introduzione al contesto dei km zero
- Documentazione e
- Video corso collaborativo
- Wiki
- Cene mensili
- Organizzazione calendario rete di associazioni
Durata del progetto
Indicare il numero di mesi e il cronoprogramma delle attività
N. mesi:_______
Fase/attività
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
- 6
- 7
- 8
- 9
- 10
- 11
- 12
Risultati attesi e definizione indicatori (max 30 righe)
La metodologia scelta e gli strumenti digitali a disposizione consentiranno un costante controllo e monitoraggio dell'attività progettuali con cui confidiamo di ottenere i seguenti risultati:
- 1 Settimana di incontri con giovani, coltivatori e realtà del territorio, per scambio di saperi e pratiche con realizzazione di laboratori didattici
- 1 "Arca del Seme" per la raccolta, scambio e preservazione di semi locali e tradizionali
- 1 "Arca del Seme" virtuale con dati, foto e informazioni sui semi disponibili, con consigli pratici
- 1 manuale/guida con consigli su come creare e gestire una filiera corta, specifica del territorio in oggetto
- 2 terreni bonificati e resi produttivi con tecniche eco-sostenibili
- 1 video documentario sul progetto
- 5+ sperimentazioni di specie esogenee di interesse e compatibilità locale
- 2 "orti in condotta", iniziative e laboratori didattici con scuole, asili e studenti del territorio
Elementi di sostenibilità e di continuità della proposta nel tempo (max 30 righe)
- Descrizione delle opportunità derivanti dal progetto per la continuità delle azioni dopo la sua conclusione.
Il progetto nasce da un esperimento in andamento autofinanziato che in pochi mesi ha reso produttivo un terreno prima abbandonato, consentendo, con piccole iniziative, di recuperare buona parte delle spese vive sostenute. Le risorse richieste serviranno a creare una struttura più solida per le attività didattiche e formative, ottimizando i tempi necessari e consentendo quindi una più facile calendarizzazione delle attività in accordo con le realtà del territorio coinvolte. L'esperimento condotto infatti ha riscosso un notevole interesse con numerose richieste di corsi e laboratori da parte di associazioni, scuole, asili e privati cittadini, che se ad oggi sono rimaste disattese per mancanza di risorse e mezzi, possono essere una base concreta per garantire la continuità e la crescita del progetto.