Usuário:Musa
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L’idea di fondo è avere macchine in comunicazione tra loro in maniera distribuita, non c’è un server che si interfaccia con un client. | L’idea di fondo è avere macchine in comunicazione tra loro in maniera distribuita, non c’è un server che si interfaccia con un client. | ||
E’ possibile realizzare due tipi di repository: locale o remoto (GitHub o Bitbucket), entrambe le possibilità verranno delineate negli articoli successivi, oggi mi soffermo sulle basi per acquisire padronanza con questo meraviglioso sistema. | E’ possibile realizzare due tipi di repository: locale o remoto (GitHub o Bitbucket), entrambe le possibilità verranno delineate negli articoli successivi, oggi mi soffermo sulle basi per acquisire padronanza con questo meraviglioso sistema. | ||
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Git è stato creato nel 2005 da Linus Torvalds, l'inventore del sistema operativo Linux. Inizialmente è stato creato per la scarsa capacità di progetti datati come CVS e Subversion nel gestire grossi progetti come quello del Kernel di Linux e per problemi di diritti con il software proprietario utilizzato fino ad allora, chiamato BitKeeper. | Git è stato creato nel 2005 da Linus Torvalds, l'inventore del sistema operativo Linux. Inizialmente è stato creato per la scarsa capacità di progetti datati come CVS e Subversion nel gestire grossi progetti come quello del Kernel di Linux e per problemi di diritti con il software proprietario utilizzato fino ad allora, chiamato BitKeeper. | ||
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===Prima Configurazione di git=== | ===Prima Configurazione di git=== | ||
Prima di utilizzare Git bisogna attuare alcune configurazioni basilari: | Prima di utilizzare Git bisogna attuare alcune configurazioni basilari: |
Edição das 11h03min de 2 de agosto de 2013
Conteúdo |
Come usare un wiki
Sintassi di base
Elenco non numerato:
- Debian
- Ubuntu
- Gentoo
Elenco numerato:
- Pasta
- Fagioli
- Riso
Preformattato (lasciando una spazio)
Riga di codice
Git
GIT è un sistema di controllo di versione distribuito il quale software viene rilasciato in maniera open source. Ma cosa significa? Significa che tramite git è possibile tenere traccia delle modifiche effettuate su un insieme di file. Modifiche ai singoli file, aggiunte e cancellazione di file vengono memorizzate in uno storico. E' possibile lavorare in più persone sugli stessi file, o su una loro copia (clonatura) e poi fondere le modifiche tramite un sistema che aiuta nella soluzione di eventuali conflitti. L’idea di fondo è avere macchine in comunicazione tra loro in maniera distribuita, non c’è un server che si interfaccia con un client. E’ possibile realizzare due tipi di repository: locale o remoto (GitHub o Bitbucket), entrambe le possibilità verranno delineate negli articoli successivi, oggi mi soffermo sulle basi per acquisire padronanza con questo meraviglioso sistema.
storia
Git è stato creato nel 2005 da Linus Torvalds, l'inventore del sistema operativo Linux. Inizialmente è stato creato per la scarsa capacità di progetti datati come CVS e Subversion nel gestire grossi progetti come quello del Kernel di Linux e per problemi di diritti con il software proprietario utilizzato fino ad allora, chiamato BitKeeper.
Prima Configurazione di git
Prima di utilizzare Git bisogna attuare alcune configurazioni basilari: Inserire l’utente è fondamentale per fare in modo che i commit non escano con nomi casuali e irriconoscibili.
La Propria Identità
La prima cosa che occorrerebbe fare, quando si installa Git, è impostare il proprio nome utente e indirizzo e-mail. Ciò è importante, perché ogni commit di Git usa queste informazioni, che vengono incapsulate nei commit che si fanno:
$ git config --global user.name "musa jedo" $ git config --global user.email musajedo@example.com
Creare un Repository Vuoto
Per comprendere git non ci servirà né Xcode né altri programmi. Ci baseremo infatti esclusivamente sul terminale. Avviamo quindi il terminale e creiamo la cartella “mocambos git” dove meglio ci piace. (ricordo che nel terminale cd è il comando per cambiare directory e mkdir quello per crearne una nuova).
musa@amilo:~$ mkdir mocambos musa@amilo:~$ cd mocambos/
Dall’interno della cartella “mocambos” appena creata digitiamo il comando
musa@amilo:~/mocambos$ git init
Questo inizializza un repository vuoto nella cartella in cui viene dato il comando. Vedremo quindi un messaggio simile a questo:
Initialized empty Git repository in /home/fasher/mocambos/.git/
Abbiamo appena creato il nostro primo repository. Possiamo infatti vedere che all’interno della cartella “mocambos ” è stata creata una cartella nascosta “.git”
musa@amilo:~/mocambos$ ls -laF totale 12 drwxr-xr-x 3 musa musa 4096 2013-08-02 14:57 ./ drwxr-xr-x 43 musa musa 4096 2013-08-02 14:56 ../ drwxr-xr-x 7 musa musa 4096 2013-08-02 14:57 .git/
Una volta che il repository è stato creato iniziamo ad aggiungere files al nostro progetto, aggiungiamo ad esempio un file di testo “file1.txt” che al suo interno abbia questo testo:
musa@amilo:~/mocambos$ echo 'hello world' > file.txt
git add . Aggiungerà ogni cosa cambiata.
musa@amilo:~/mocambos$ git add .
Facciamo il commit del nostro primo progetto Supponiamo che il nostro lavoro sia finito qui, siamo soddisfatti della frase scritta e vogliamo che diventi un punto fermo nella storia del nostro progetto: quello che vogliamo è creare un oggetto commit o come si dice in gergo “fare il commit del progetto”. Un commit è composto dai file che sono stati modificati dal precedente commit, un riferimento a tale commit e da un nome univoco. Se avete studiato un pò di teoria dei grafi potete immaginare i vari commit come un grafo aciclico e diretto:
- ciascun commit, escluso il primo, ha un riferimento ai precedenti commit (può essere figlio di due o più commit)
- ciascun commit, escluse le foglie, hanno un riferimento ai commit successivi.
Per creare il nostro primo commit digitiamo:
musa@amilo:~/mocambos$ git commit -a -m "initial commit"
Dovreste ottenere questo output:
musa@amilo:~/mocambos$ git commit -a -m "initial commit" [master (root-commit) 81a937a] initial commit 1 files changed, 1 insertions(+), 0 deletions(-) create mode 100644 file.txt musa@amilo:~/mocambos$
Questa è la prima versione del progetto. in cui si vede chiaramente che abbiamo aggiunto un file. Creiamo altri due file sulla falsa riga del primo e creiamo un nuovo commit dopo aver creato ciascun file.
musa@amilo:~/mocambos$ echo 'hello world!' >file.txt musa@amilo:~/mocambos$ git commit -a -m "add emphasis" [master c03619d] add emphasis 1 files changed, 1 insertions(+), 1 deletions(-) musa@amilo:~/mocambos$
Dopo aver creato due commit digitiamo $git log vedremo un risultato simile al seguente:
musa@amilo:~/mocambos$ git log commit c03619ddb1c07958f6052ef96110dba6b27bb8b8 Author: Musa <hamato_jedo@hotmail.com> Date: Fri Aug 2 15:24:18 2013 +0200 add emphasis commit 81a937a86dc0215999bb76f581e6e3a6d00d1aa9 Author: Musa <hamato_jedo@hotmail.com> Date: Fri Aug 2 15:18:02 2013 +0200 initial commit
Vediamo in ordine inverso i due oggetti commit che abbiamo creato, con tanto di nome univoco SHA1, l’autore la data ed il commento.
$git cat-file -t 64b2c91d $git ls-tree 64b2c91d $ git cat-file blob 64b2c91d $ find .git/objects/ $ find .git/objects/ $cat .git/refs/heads/master
Altri comandi molto utili sono:
* git status: mostra quali file sono cambiati tra lo stato attuale del progetto e lo stato corrente del repository (*) * git diff: mostra le differenze sui singoli files * git mv: marca un file come da spostare sul repository * git rm: marca un file come da rimuovere sul repository
(*) l’indicazione dello stato corrente necessita una spiegazione: all’interno del repository vengono mantenuti dei riferimenti ai diversi oggetti commit, il riferimento HEAD punta al commit corrente e viene portato avanti automaticamente quando si effettua un nuovo commit.
Git Branches
I progetti non hanno mai una vita lineare, neanche nel mondo ideale. Ci sono sempre almeno un paio di versioni “funzionanti” nelle quali si prova ad aggiungere nuove funzionalità o rimuovere vecchi problemi. git tiene conto di queste esigenze e risponde con la funzionalità chiamata branch. In un repository possono coesistere più branch contemporaneamente, il primo viene creato di default e si chiama master tutti gli altri possono essere creati successivamente dall’utente. Per creare il nuovo branch 'develop' occorre digitare:
musa@amilo:~/mocambos$ git branch develop
in questo modo abbiamo creato un nuovo ramo. Possiamo vedere il risultato di questo comando digitando
musa@amilo:~/mocambos$ git branch
vedremo un risultato simile al seguente:
musa@amilo:~/mocambos$ git branch develop * master
l'asterisco indica il branch attualmente selezionato per passare da un branch all'altro
musa@amilo:~/mocambos$ git checkout master Already on 'master'
Per portare avanti il codice su develop, selezioniamo il branch develop
musa@amilo:~/mocambos$ git checkout develop Switched to branch 'develop'
Per iniziare a sviluppare sul nuovo branch dobbiamo digitare il comando:
musa@amilo:~/mocambos$ echo 'hello world again' >file.txt musa@amilo:~/mocambos$ git add . musa@amilo:~/mocambos$ git commit -a -m "add emphasis2" [develop 41afd11] add emphasis2 1 files changed, 1 insertions(+), 1 deletions(-)
Se guardiamo il log vediamo che non appare il tre commit, perché è stato effettuato sul branch master, mentre stiamo lavorando sul branch develop.
musa@amilo:~/mocambos$ git log commit 41afd11c0d0c0ae3008ad23b2565bc038a6c58ad Author: Musa <hamato_jedo@hotmail.com> Date: Fri Aug 2 15:45:13 2013 +0200 add emphasis2 commit c03619ddb1c07958f6052ef96110dba6b27bb8b8 Author: Musa <hamato_jedo@hotmail.com> Date: Fri Aug 2 15:24:18 2013 +0200 add emphasis commit 81a937a86dc0215999bb76f581e6e3a6d00d1aa9 Author: Musa <hamato_jedo@hotmail.com> Date: Fri Aug 2 15:18:02 2013 +0200 initial commit
Per avere una idea grafica di quello che sta succedendo possiamo usare questo comando (trovato su stackoverflow):
musa@amilo:~/mocambos$ git log --graph --date-order -C -M --pretty=format:" %ad [%an] %Cgreen%d%Creset %s" --all --date=short * 2013-08-02 [Musa] (HEAD, develop) add emphasis2 * 2013-08-02 [Musa] (master) add emphasis * 2013-08-02 [Musa] initial commit
Da notare che il nuovo oggetto commit ottenuto con il merge ha due genitori, il quarto commit del brach master ed il quinto commit del branch nuovo_ramo. Per saltare da un ramo ad un altro si usa il comando:
$ git checkout master
Merge
Terminate le modifiche effettuate sul branch nuovo_ramo è adesso il momento riportarle sul branch master. Purtroppo non abbiamo garanzia che nessuno abbia intanto modificato i file del branch master, anzi, in uno sviluppo condiviso, questa è la norma, quindi incrociamo le dita e speriamo che non ci siano conflitti di sorta. Switchiamo sul branch master e digitiamo:
musa@amilo:~/mocambos$ git checkout master Switched to branch 'master' musa@amilo:~/mocambos$ git merge develop Updating c03619d..41afd11 Fast-forward file.txt | 2 +- 1 files changed, 1 insertions(+), 1 deletions(-)
will commit the result of the merge. Finally,
musa@amilo:~/mocambos$ gitk
se un giorno decidessimo che il branch develop non ci serve più, cancelliamolo
$git branch -d develop
Eliminare un ramo
Dopo aver usato un ramo e dopo aver fatto il merge nel ramo principale possiamo decidere di eliminarlo dal nostro repository.
$ git branch -d <nome_ramo_locale> $ git branch -d -r <nome_ramo_remoto>
Questa prima parte della guida all’uso di git termina qui, nella prossima puntata affronteremo la condivisione dello stesso progetto su più utenti, anche attraverso internet.